Site icon Ing. Giacomo Tacconi

Genesi di un ingegnere green

Da bambino era un’avventura rincorrersi con mio fratello nello scheletro in cemento armato di un edificio, negli ambienti tutti uguali, cemento e mattoni, un labirinto in cui perdersi.

Intrufolarsi tra i ponteggi come fossero le passerelle di un castello medievale e camminare sui mucchi di sabbia, incuranti dei rimproveri che sarebbero arrivati più tardi, quando nostro padre avrebbe visto come avevamo ridotto le nostre scarpe.

Il nostro passatempo preferito era prendere di nascosto gli attrezzi dei muratori.

Un martello, per finire di rompere un mattone già rovinato, la livella, per verificare che le pareti fossero a piombo, o la cazzuola, quando si trovava un po’ di cemento fresco con cui imbrattare di nascosto qualche parete.

Per gli esperti di sicurezza dei cantieri che dovessero leggere, tutte queste cose le facevamo lontano da occhi indiscreti, mentre nostro padre controllava lo stato di avanzamento dei lavori!

E già, perché mio padre è un ingegnere edile e per una vita ha fatto il costruttore.

Spesso, dopo la scuola, prima di riportarci a casa, facevamo il passaggio di fine giornata in cantiere insieme.

Così, sin da bambino, ho sempre pensato che da grande avrei fatto l’ingegnere e crescendo non ho cambiato idea!

Poi, durante gli anni di studio, due concetti molto ingegneristici, come il principio di azione e reazione di Newton e l’efficienza, hanno iniziato a farmi riflettere su quello che avrei voluto fare una volta nel mondo del lavoro.

Il principio di azione e reazione

Il principio di azione e reazione, o terzo principio della dinamica per gli appassionati di fisica, ci dice che ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria.

Uscendo dalle pagine dei libri di fisica e passando alla realtà, ogni azione porta a delle conseguenze.

Iniziai a realizzare che come progettista in erba avevo anche io una piccola responsabilità.

Era mio dovere preoccuparmi che quello che avrei immaginato, e che possibilmente avrei realizzato, danneggiasse il meno possibile il pianeta.

Per fare questo un progettista deve:

Ma che vuol dire edificio efficiente??

A questo punto il passo tra principio di azione e reazione ed efficienza è stato breve.

L’efficienza per noi ingegneri è il rapporto tra effetto utile ed energia spesa.

Facciamo un esempio con cui tutti abbiamo familiarità, pensiamo ad un’automobile.

La sua efficienza è in buona sostanza data da quanti km riusciamo a percorrere con un pieno di carburante (o con una ricarica completa della batteria, se l’auto è elettrica).

Più andiamo lontano, a parità di velocità e condizioni esterne, più la nostra automobile è efficiente.

Trasportiamo il concetto in campo edilizio.

Un’abitazione efficiente ha bisogno di poco carburante per garantire ai suoi occupanti le migliori condizioni di benessere, durante tutto l’arco dell’anno.

Rendendo la nostra abitazione energeticamente efficiente faremo un’azione che produrrà come reazione un impatto ambientale minore.

Inoltre, come effetto collaterale, vivremo in case più confortevoli ma soprattutto più sane.

E quindi?!

Arrivati a questo punto il cerchio si è chiuso:

storia familiare + azione/reazione + efficienza = passione per l’efficienza energetica degli edifici

Avevo individuato la mia mission!!

Per poter perseguirla decisi che dovevo studiare ulteriormente (ancora non avevo capito che di studiare non si finisce mai..!).

Ho quindi conseguito un master universitario di secondo livello sulla sostenibilità ambientale degli edifici ed ottenuto l’abilitazione come consulente energetico CasaClima.

Non ti annoio ulteriormente con i dettagli da curriculum vitae (disponibili a parte per gli amanti del genere).

Oggi mi assicuro che i miei clienti abbiano le bollette basse, vivano in un ambiente confortevole, respirino aria pulita e, ultimo ma non meno importante, che le loro abitazioni danneggino il meno possibile il pianeta.

Sempre  con un occhio al portafogli, che anche quello deve essere sostenibile!

Se hai avuto la pazienza di leggermi fin qui innanzitutto ti ringrazio.

Poi, se devi costruire la casa dei tuoi sogni, ristrutturare il tuo appartamento, o semplicemente ho suscitato in te un po’ di curiosità, dai un occhiata al mio blog!

P.S.: Morale della favola, non portate i bambini in cantiere!!

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